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IL SALAME - Na fetta tira l'altra... e quello buono non fa male.LA STORIA E LA MEMORIA
Da sempre "el salado trevisan" nella tradizione locale, pur collocandosi tra i salumi "ordinari" - anche per occasioni di consumo - si caratterizza per sua la qualità - racchiusa nel suo budello naturale - che gli deriva dall'essere figlio della stessa tradizione della sopressa trevisana.
Merenda consumata d'inverno dopo 2-3 ore di lavoro in stalla prima di andare nei campi. E se ne mangiava "una/do fete", con tanta polenta abbrustolita sulla piastra della cucina a legna. IL PRODOTTO
È un salume insaccato nel budello naturale bovino che per sua natura presenta diametri differenti e ciò ne consentiva il consumo, come salume stagionato, dal tardo inverno a tutta la primavera.
Come per la sopressa trevisana anche per il salado trevisan le carni suine sono accuratamente selezionate e lavorate, utilizzando tutti i tagli di carne suina anche quelli commercialmente più pregiati come la coscia, in altre realtà utilizzata per la produzione dei prosciutti crudi. La cura nella scelta delle carni e dei grassi impiegati per il trito dell'impasto caratterizzano il salado trevisan che tende a rimanere morbido nel tempo, profumato al taglio e quasi dolce con una colorazione nella quale contrastano il rosso quasi vivace del magro con il bianco del grasso. IL METODO DI ELABORAZIONE
Nella tradizione contadina il solenne rituale che va dalla macellazione del maiale e sino alla trasformazione delle carni in insaccati veniva demandata alla persona esperta del luogo variamente definita come "el saladaro" o "el becher" in quanto figura depositaria delle conoscenze, dei riti e delle metodiche, tramandate di generazione in generazione, per la preparazione del salume.
Per fare il salado trevisan (salame trevisano) vengono variamente impiegati tagli di carne selezionati - quali pancetta e/o pancettone e/o lardo dorsale e/o trito (magro dorsale) e/o coppa e/o gola e/o lombo e/o coscia e/o spalla - che vengono sottoposti a macinatura per ottenere il trito per l'impasto.
La naturale diversità dei budelli utilizzati per l'insacco e la conservazione del salado trevisan consente di avere salami nella consueta lunghezza con un peso all'insacco che varia da 800 a 1.200 grammi. |